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26 ottobre 2007

ore 22.24

 

 


 

Missione
in Burkina Fasò
marzo 2009
 


Cari colleghi, cari amici e voi che leggete queste righe,

    voi non potete immaginare, ed è proprio difficile tradurre in parole, quale entusiasmo, quale festa, quali sorrisi, quali strette di mano, quale esultanza di gioia è scoppiata quando nella biblioteca della scuola di Tiankoura, il pomeriggio del 4 marzo scorso, si è accesa una lampadina, unica di tutta la vasta area (foto n. 1).

    Tiankoura è una regione a sud del Burkina Faso, vicino al confine con la Costa d'Avorio, una vasta regione dove non c'è acqua, non c'è elettricità, non c'è telefono. Da anni, qui, con altre persone sto lavorando in interventi di cooperazione: dopo la costruzione di 4 pozzi (i cosiddetti "forage") per prelevare acqua potabile, dopo la  costruzione di un dispensario medico, con altri cooperatori abbiamo deciso di lavorare sulla scuola. Se non c'è scuola, se non c'è studio, non c'è conoscenza e  non potrà mai esserci sviluppo.

      Possiamo fare certamente nostro quanto dichiarato in una recente intervista dal premio Nobel Rita Levi Montalcini, anima della omonima fondazione onlus che finora ha erogato 6500 borse di studio come sostegno all’istruzione di bambine e ragazze africane: “Ho sempre pensato che una delle maggiori problematiche che gravano sulle popolazioni in via di sviluppo, in particolare nel continente africano, sia il mancato accesso all’istruzione della quasi totalità delle persone …"

    Mesi fa siamo riusciti ad inviare un container con una sala operatoria da destinare ad un ospedale gestito dai frati camilliani, e inoltre pannelli fotovoltaici, gruppo elettrogeno, personal computer e tutto il materiale (fornito dall'Istituto "G. Marconi" di Pescara)  necessario per allestire un'aula informatica.

    Così è stato possibile montare 16 pannelli fotovoltaici, fare un impianto elettrico per fornire elettricità alla scuola per ragazzi dai 13 ai 19 anni e dotarla di vari computer utili per aprire l'intelligenza alla conoscenza del mondo (foto nn. 2, 3, 4, 5, 6 e 7).  Il tutto in condizioni di assoluta precarietà, ore ed ore sul tetto, ad una temperatura che di giorno superava i 40 gradi (foto 3bis). Sa va bien!

    Per me è stato un terzo viaggio nella terra degli "uomini integri",  un viaggio nella profonda Africa che ti cambia la vita, ti scombussola l'esistenza, come morire e rinascere un'altra volta. E' difficile tradurre in parole la tempesta di suggestioni che sento il bisogno e che vorrei riuscire a comunicarvi, perchè i pensieri, se li imprimi su un foglio di carta, continuano a mantenere viva la loro anima. I bambini, la malnutrizione… Non vuoi e non puoi dimenticare. Riapri gli occhi e arrivano frammenti di vita, emozioni, immagini difficili da elaborare, perchè così lontane dalle fondamenta della nostra esistenza, ma ritorna lo stupore, lo sgomento...

     Rita Levi Montalcini nella stessa intervista, afferma: “… Bisogna pensare agli altri o a quanti hanno un disperato bisogno di aiuto, come le popolazioni dei paesi in via di sviluppo...".   Forse è una delle poche cose che possa realmente dare un senso alla vita

 

 



Luce

 


allestimento aula

 

 

montaggio pannelli solari


 

 


 
montaggio pannelli solari

 

 
montaggio pannelli solari

 

 

centralina


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Seconda Missione
in Burkina Fasò
(marzo 2006)
 

 

Cari colleghi, cari amici tutti,

    sono da poco tornato dal Burkina Fasò (il paese degli "uomini integri" - ex Alto Volta, ex colonia francese) e ho una tempesta di emozioni che sento il bisogno e che vorrei riuscire a comunicare, perchè i pensieri, se li imprimi su un foglio di carta, continuano a mantenere viva la loro anima, quasi dono prezioso.

     Non riesco - non puoi e non vuoi - dimenticare assolutamente nulla. E' viva l'angoscia per la povertà - anzi la miseria - di tanta gente, gente che vive di stento per le strade, per la quantità innumerevole di bambini visivamente malnutriti, di chi non ha mangiato, di chi ha motivi reali di sofferenza... ma per fortuna anche i sorrisi, le tante strette di mano, i ripetuti saluti, gli odori, i colori, i contatti con le  persone semplici e vere, sa va? sa va bien..... Riapri gli occhi e arrivano immagini difficili da elaborare, perchè così lontane dalle fondamenta che costituiscono la mia, la nostra esistenza, e arriva lo stupore, lo sgomento...

    Un viaggio nella profonda Africa che ti cambia la vita, ti scombussola l'esistenza, come morire e rinascere un'altra volta.

 

    Ecco, è stata la mia seconda esperienza in Burkinà, come molti di voi sanno. A fare che cosa? A fare un intervento di cooperazione globale in due dipartimenti (Tiankourà e Loropenì), con circa 20 mila abitanti, privi di acqua e di corrente elettrica, a circa 500 km dalla capitale, con infinite priorità, come dicono i nostri amici burkinabè, che si stanno preparando con serietà a gestire i nostri aiuti.
 
  

 


  L'acqua. Primo, fondamentale bisogno. Nell'ultimo anno abbiamo costruito  quattro pozzi (i cosiddetti forage) che pescano l'acqua fra i 67 e gli 80 metri di profondità. Pedalando con pochissima forza, si attinge un'acqua trasparente, microbiologicamente di buona qualità, rispetto all'acqua indecente raccolta nei pozzi tradizionali. Da alcune foto che vi invio in allegato, potete rendervene conto direttamente. L'acqua è il primo mezzo per prevenire le varie forme di dissenteria che in Burkinà, insieme a malaria e altro, provocano una mortalità infantile altissima. Questo intervento è stato realizzato con la collaborazione dell'Aca (azienda comprensoriale acquedottistica di Pescara e provincia) e dell'associazione Progettomondo.

    La scuola. Il prossimo 2 aprile comincerà la costruzione di una scuola secondaria a Tiankourà. Alla fine, sarà dotata di un laboratorio scientifico (fisico, chimico, biologico), di un laboratorio artistico e di un laboratorio informatico. La corrente elettrica sarà di origine fotovoltaica, raccolta mediante pannelli solari. Il collegamento Internet sarà possibile mediante parabola satellitare. Questi laboratori saranno realizzati con la collaborazione di studenti e insegnanti dell'Istituto Magistrale "G. Marconi", spinti dall'entusiasmo del prof. Filareto.

    La sanità. La Fondazione Abruzzo riformista è l'onlus che coordina tutto il progetto. Entro l'anno costruirà un poliambulatorio attrezzato.

    Agricoltura. Un'altra organizzazione negli stessi territori sta cominciando a lavorare per lo sviluppo di mezzi e forme di agricoltura che consentano l'autosufficienza delle popolazione.

 

    Come sostengono i missionari francescani della missione vicino alla capitale del Burkinà, è importante adottare un territorio, per aiutarlo a crescere su vari piani, in modo che sia in grado di camminare da solo. E' quello che stiamo tentando di fare, perchè questo territorio, come dicono loro, s'envole, cominci a volare!

Un cordiale saluto.
  Mario Lizza



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il Burkina Fasò

 



al mercato

 



al mercato



 


 

l'ambulanza !




 



i trasporti

 


 
i trasporti

 



il traffico

 



i trasporti "rifornimento" di benzina




 



il cibo a casa

 


il cibo al mercato

 



il cibo... in "rosticceria"

 


 

il cibo al mercato




 


 
il cibo... in "rosticceria"

 



il lavoro

 


 

la casa tradizionale

 

 


 

l'acqua
per tutti e per tutti gli usi




 



l'acqua stagnante

per tutti e per tutti gli usi

 


 

uno dei pozzi nuovi

 

 


 

un altro dei 4
pozzi nuovi

 


 
dei bambini vicino

ad uno dei nuovi pozzi




 


 

cartello di un
nuovo pozzo

 


 

pozzo tradizionale

 


 

pozzo tradizionale

 


pozzo tradizionale




 



  
pozzo tradizionale:
ecco l'acqua che viene attinta

 



il maestoso mango

 



i baobab

 



l'Africa
in cammino !?


  


 
     


 

Burkina Fasò

Hai la possibilità di visualizzare il filmato in due versioni

Alta risoluzione

 

 

Bassa risoluzione


Forse vi può interessare sapere a che punto è l'iniziativa di cooperazione internazionale cui anch'io ho preso parte nel mese di gennaio scorso nel Burkina Fasò - il più povero dei paesi del Terzo mondo - e di cui vi ho parlato in precedenti occasioni. 
Lo potete ascoltare in un servizio del TG3 del 28 febbraio 2006 che siamo riusciti a inserire nel nostro sito 

Scaricate e salvate il video sul vostro PC, preferibilmente quello ad Alta risoluzione. Aprite il file con il programma QUICK TIME. Se non possedete questo programma, lo potete scaricare andando sul sito
http://www.apple.com/quicktime/download/win.html


Un saluto a tutti. Ciao.

Mario Lizza

 


 

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